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Seminario Caserta

Moltissimi i partecipanti che hanno seguito con estremo interesse la relazione del prof. Renato De Magistris.

Molto importante è stata la testimonianza di alcuni partecipanti che hanno trovato piena risoluzione dei loro problemi di salute con l’approccio medico-scientifico suggerito del Prof. De Magistris.

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TE

La conoscenza del cibo L’IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEL CIBO SENZA SACRIFICARE IL PROPRIO GUSTO PER RAGGIUNGERE IL PROPRIO BENESSERE PSICO-FISICO PER NON ESSERE DIPENDENTI DAI FARMACI E DAL CIBO PROF. RENATO DE MAGISTRIS Verde o nero, il tè è ricco di catechine, composti della classe dei polifenoli con possibili azioni protettive per la salute cardiovascolare. Storia e botanica del tè Le cerimonie del tè diffuse in oriente e il famoso tè delle cinque inglese, sono solo alcuni esempi che dimostrano come la cultura del tè sia presente in tutto il mondo. Caldo o freddo, a colazione o a merenda, dopo l’acqua rappresenta la bevanda più consumata. Il tè verde e il tè nero sono le tipologie più diffuse, tuttavia la pianta da cui derivano è la stessa: Camellia sinensis. Ciò che li distingue è il tipo di lavorazione. Le foglie del tè verde subiscono un breve trattamento al vapore prima di essere essiccate e tritate, permettendo di preservare alcuni composti che al contrario nella lavorazione del tè nero si riducono. La macerazione delle foglie, primo passaggio della produzione del tè nero, induce l’ossidazione di tali composti. Scienza degli alimenti Di quali composti si parla? Dei polifenoli, in particolare quelli della classe dei flavonoidi. Nel tè verde prevalgono i flavonoidi con una struttura più semplice, detti catechine. Nella bevanda nera, durante la macerazione delle foglie si formano anche delle catechine più complesse, responsabili del colore scuro. Tuttavia nel complesso, il contenuto di polifenoli e catechine è maggiore nel tè verde dove, su 100 grammi di peso secco, il contenuto può addirittura arrivare al 30%. I polifenoli hanno attività antiossidanti, proteggono la parete delle arterie e hanno un effetto sui livelli di colesterolo totale e LDL. Tradotto, svolgono un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e alcuni studi stanno indagando un potenziale effetto anche nella riduzione del rischio di tumore. Preparazione del tè Per beneficiare di tutti questi effetti è necessario non immergere la miscela o le bustine di tè nell’acqua bollente. Basterà raggiungere temperature intorno ai 70-80°C, ossia quando iniziano a formarsi le bollicine sul fondo del pentolino. Inoltre maggiore è il tempo d’infusione del tè in acqua e maggiore sarà l’estrazione delle sostanze benefiche dalle foglie. Il tempo minimo è di cinque minuti. Tè e caffeina Nel tè è presente la caffeina, una tazza ne contiene poco più della metà rispetto ad un espresso. Le critiche verso il consumo di caffeina non sono state confermate dalla comunità scientifica, anzi alcune di esse sono state smentite. Tuttavia, la tolleranza alla caffeina è individuale nei soggetti sani e pertanto la scelta di bere tè è personale. Articoli Correlati Bevande La conoscenza del Cibo TE Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo LATTE Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo CAMOMILLA Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo CAFFÈ Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo BEVANDE VEGETALI Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo ACQUA Scopri di più

Bevande

LATTE

La conoscenza del cibo L’IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEL CIBO SENZA SACRIFICARE IL PROPRIO GUSTO PER RAGGIUNGERE IL PROPRIO BENESSERE PSICO-FISICO PER NON ESSERE DIPENDENTI DAI FARMACI E DAL CIBO PROF. RENATO DE MAGISTRIS Il latte, come tutti i derivati degli animali è ricco di nutrienti ma non tutti sono biodisponibili per l’uomo. È presente la lactenina, un antibiotico naturale. Pertanto un suo largo consumo deve prevedere una somministrazione di fermenti lattici Alimento ricco di micro e macro nutrienti, il latte può contribuire sostanzialmente all’apporto giornaliero di calcio, minerale fondamentale per la salute delle ossa. Definizione di latte La legislazione italiana è molto chiara nella definizione di latte: prodotto della mungitura regolare, completa e ininterrotta della mammella di animali in buono stato di salute e nutrizione. La denominazione “latte” deve essere accompagnata dalla specie quando l’animale a cui si fa riferimento è diverso da quello bovino, come capra, pecora o asina. Può essere consumato tal quale, a seguito di trattamenti di stabilizzazione microbiologica, oppure indirizzato all’industria alimentare per la realizzazione di una vasta gamma di derivati con consistenze e sapori diversi. Il latte si trova nel banco frigo quando subisce un trattamento termico di pastorizzazione meno intenso rispetto a quello di sterilizzazione. Quest’ultimo permette un maggiore abbattimento della carica microbica tale da consentirne la conservazione più a lungo e non necessariamente alle temperature di refrigerazione. Tuttavia le alte temperature possono portare alla perdita di alcuni composti. Aspetti nutrizionali del latte Importante fonte di micro e macro nutrienti, il latte è considerato un vero e proprio alimento più che una bevanda. È fonte di proteine ad alto valore biologico, ossia presenta tutti gli aminoacidi essenziali in proporzioni ideali. Più è scremato, più la quantità di lipidi sospesi diminuisce. Al contrario, l’operazione di scrematura permette la concentrazione delle sostanze idrosolubili. Ad esempio il calcio, minerale importante per la salute delle ossa, si disperde in acqua e pertanto nel latte scremato si trova in maggiore quantità. Lo zucchero maggiormente presente è il lattosio, composto da glucosio e galattosio. Per il suo assorbimento a livello intestinale è necessario un enzima che lo divida. La sua produzione è strettamente correlata alle abitudini di consumo di latte e derivati, anche se con l’avanzare dell’età l’organismo può perdere la capacità di produrlo. Queste due condizioni, età e basso consumo, unitamente alla predisposizione genetica, possono favorire la manifestazione dell’intolleranza al lattosio, con conseguente riduzione o esclusione del lattosio dalla dieta. Tuttavia oggi in commercio si possono trovare una gamma di prodotti delattosati, dove la scissione dello zucchero è stata già compiuta durante le fasi di produzione. Nel prodotto finito sono presenti glucosio e galattosio, responsabili del sapore più dolce rispetto ai non delattosati. Infine nella composizione del latte sono presenti diverse vitamine ma in quantità modeste. Maggiore invece la presenza di sali minerali, in particolare calcio.   Articoli Correlati Bevande La conoscenza del Cibo LATTE Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo CAMOMILLA Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo CAFFÈ Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo BEVANDE VEGETALI Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo ACQUA Scopri di più

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CAMOMILLA

La conoscenza del cibo L’IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEL CIBO SENZA SACRIFICARE IL PROPRIO GUSTO PER RAGGIUNGERE IL PROPRIO BENESSERE PSICO-FISICO PER NON ESSERE DIPENDENTI DAI FARMACI E DAL CIBO PROF. RENATO DE MAGISTRIS La camomilla è una delle erbe per tisane più popolari, da molti utilizzata per alleviare i disturbi del sonno e dell’apparato gastrointestinale come dolore, digestione pigra e nausea. Storia e botanica della camomilla La camomilla (Matricaria camomilla L.), appartenente alla famiglia delle Asteracee, è una pianta erbacea annuale originaria dell’Europa meridionale ed orientale. È stata utilizzata nei rimedi erboristici per migliaia di anni, sia nell’antico Egitto, che in Grecia e a Roma. È rappresentata da due varietà comuni: la camomilla tedesca (Chamomilla recutita) e la camomilla romana (Chamaemelum nobile). È diffusa in tutto il mondo e in Italia si trova comunemente nei luoghi incolti, specialmente presso gli abitati, dalla pianura fino a circa 800 metri slm. Proprietà e utilizzo della camomilla La camomilla è una delle erbe per tisane, o infusi, mono-ingrediente più popolari. Essa viene preparata da capolini essiccati ed è usata tradizionalmente per scopi medicinali. Viene, infatti, utilizzata per disturbi del sonno e dell’apparato gastrointestinale come dolore, digestione pigra e nausea. In linea generale, non ci sono particolari controindicazioni rispetto al suo consumo, anzi, spesso tisane e infusi non zuccherati, come quello a base di camomilla, possono essere un’ottima strategia per mantenersi correttamente idratati. Scienza degli alimenti I principali costituenti dei fiori includono diversi fitocomposti, tra i quali, il più importante, è l’α-bisabololo. La camomilla ha una moderata attività antiossidante, antimicrobica e una significativa attività antipiastrinica in vitro. Studi su modelli animali indicano, inoltre, un’azione antinfiammatoria, alcune attività antimutagene e ipo-colesterolemizzanti. Articoli Correlati Bevande La conoscenza del Cibo TE Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo LATTE Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo CAMOMILLA Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo CAFFÈ Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo BEVANDE VEGETALI Scopri di più Bevande La conoscenza del Cibo ACQUA Scopri di più