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BILANCIA ANTIOSSIDANTE

Lo stato di salute del nostro organismo è legato all’ unità della materia, che a sua volta dipende dall’integrità della struttura atomica. Il consumo corretto e equilibrato di cibo (vedi alimentazione sana -alimentazione scorretta) è il mezzo per preservare la stabilità dell’atomo che nel tempo tende a disgregarsi.

Il sistema preposto alla stabilità della sua struttura atomica nell’organismo è la “bilancia antiossidante

Essa è formata da due sistemi: antiossidante e ossidante: antiossidante per la donazione dell’elettrone che sfugge dall’orbita dell’atomo, evitando il prevalere dei radicali liberi e ossidante per la fuga dall’orbita dell’elettrone che comporta la formazione dei radicali liberi.

È un equilibrio tra due forze dinamiche che si traduce in:
composizione e scomposizione della materia

IN SINTESI

Un nucleo centrale e tante particelle periferiche  formano la struttura dell’atomo  e l’atomo forma la struttura della materia.

La materia resta compatta quando le sue particelle periferiche continuano a muoversi intorno al nucleo centrale. Quando gli elettroni sfuggono dall’orbita, creano situazioni di sofferenza organica per fenomeni di ossidazione ( formazione di radicali liberi).

I prodotti antiossidanti, come pinoflavo, astaxantina e tanti altri

 (catalasi, superossidodismutasi, glutatione), così come i cibi antiossidanti, cedono il proprio elettrone, al fine di ripristinare la struttura atomica e, quindi, l’unità della materia. Numerosi studi hanno confermato che nei soggetti neoplastici esiste una netta diminuzione in circolo della superossidodismutasi (SOD), uno dei più importanti enzimi che interviene nella bilancia antiossidante.

In sintesi, quando la materia inizia a perdere consistenza gli antiossidanti tendono a ricomporla

L'ossidazione delle cellule

L’ossidazione è un fenomeno a noi impercettibile, ma si rende visibile ai primi disturbi legati all’iniziale mancata funzione di quell’organo e/o apparato, sede del fenomeno dell’ossidazione.
Ne consegue la perdita fisiologica della funzione di quell’organo e/o apparato, la cui evoluzione avverrà, nel tempo, verso forme cliniche più invalidanti, se l’intervento terapeutico non interverrà anche nel riequilibrio della bilancia antiossidante.Nella tarda età questo fenomeno è più evidente per progressiva e fisiologica carenza degli antiossidanti, nonché, per insufficiente apporto dei nutraceutici antiossidanti come prevenzione primaria. È purtroppo, in questa fase, ahimè, e non sempre, che si prende coscienza del “giro di boa” cioè di una modificazione progressiva del proprio comportamento e immagine.

invecchiamento

In questa fase della vita, s’inizia a notare, spesso in modo incredulo, il venir meno di alcune funzioni che si presentano in modo subdolo quali: memoria indebolita, sonno irregolare, stanchezza, dolori diffusi, disturbi della psiche, irregolarità dei valori della pressione arteriosa ecc., spie cliniche, queste ultime, di un sistema che sta perdendo elettroni, indizio di un’iniziale sofferenza dell’organo per la formazione di radicali liberi, dovuta alla perdita di elettroni, in particolare, in sede cerebrale (cosiddetto cervello in fumo).

L’infiammazione, il nostro percettibile, è il primo segno clinico della formazione di radicali liberi, il nostro impercettibile, e l’evidenza subclinica del tempo che trascorre sul nostro organismo si traduce in  l’infiammazione latente. L’infiammazione, o flogosi, deve essere considerata la madre di tutte le malattie. In sua presenza, associare alla terapia antinfiammatoria farmacologica i rimedi opoterapici, il cui meccanismo di azione avviene attraverso la reazione immunologica di soccorso, renderà più agevole il controllo dell’evoluzione dell’infiammazione.