PERCHÉ S'INVECCHIA
“Non si è mai troppo vecchi per diventare giovani”
Mae West
“Non si è mai troppo vecchi per diventare giovani”
Mae West
Il processo di invecchiamento è geneticamente programmato e fa parte del ciclo naturale dell’organismo. Ad ogni replicazione delle cellule i telomeri, che sono formazioni presenti alle estremità dei filamenti del DNA, si riducono in lunghezza. Quando le cellule non riescono a gestire questo accorciamento, il DNA smette di replicarsi e con esso la cellula. Il sistema immunitario provvederà a eliminare le cellule morte. La morte cellulare danneggia i tessuti e con esso tutto l’organismo. Il rimedio per ritardare l’accorciamento dei telomeri è il prodotto”Telomeres Maintenace Formula”(SMART)
Il processo di ossidazione che avviene nelle cellule, porta alla formazione di molecole instabili, per sottrazione di un elettrone.
Le molecole private di questa particella subatomica, cercano di recuperare la loro stabilità, sottraendo un elettrone da un’altra molecola circostante. Questo processo crea una reazione a catena che l’organismo controbilancia donando elettroni dalla sua riserva conosciuta come sistema antiossidante, rappresentata, in particolare, da: glutatione, superossidodismutasi, catalasi, vitamine, in particolare la Vitamina C e la Vitamina E. Quando l’attacco dei radicali liberi supera la difesa antiossidante, tale stato viene definito: STRESS OSSIDATIVO. Questo stress, con le reazioni a catena che le accompagna, porta, nel tempo, alla progressiva denaturazione delle proteine, dei lipidi, e di tutte le molecole che strutturano la struttura organica, con conseguente grave compromissione di organi e apparati irreversibili.
L’intero organismo soffre di questo stress ossidativo e invecchia prematuramente. Uno stile di vita non idoneo, alimentazione povera di cibi antiossidanti, uso di tabacco, alcool, droghe, ecc. facilita l’invecchiamento precoce.
Per ritardare quest’ultimo, utile utilizzare il prodotto Liposomal Anti-Ageing Formula (Supersmart.com).
La glicazione è un meccanismo con il quale i glicidi (gli zuccheri) si legano a una proteina, creando proteine glicate che creano prodotti finali della glicazione dette glicotossine o PTG (AGE in inglese) (caramellizzazione). La manifestazione clinica della glicazione è evidente soprattutto nei tessuti cutanei (rilassamento) ma anche nella parete dei vasi, nelle cellule muscolari, nei globuli bianchi… In breve, tutto il corpo soffre di questa eccessiva glicazione. In sintesi, i PTG non vengono decomposti nell’organismo e non hanno altra scelta che essere eliminati dai reni. Ma questi ultimi non possono far fronte a un’eccessiva glicazione, il che porta all’accumulo di residui dannosi. Ancora un’altra cascata di reazioni favorisce l’invecchiamento precoce. La Carmosine rallenta il processo di glicazione (Supersmart).
Alcune delle conseguenze dell’invecchiamento sono ben visibili tipo: accentuazione delle rughe, curvatura della schiena, incanutimento dei capelli… altre sono vere e proprie patologie: tumori, malattie neuro-degenerative, cardiovascolari… Sia le une che le altre, sono la conseguenza dello stress ossidativo e rappresentano il suo grado di compromissione. Per rallentare il processo di invecchiamento, è utile:
DELLA MEDICINA DEL GIORNO PRIMA
Adottare, innanzitutto uno stile di vita ragionevole: un’alimentazione equilibrata e ricca di antiossidanti, un’attività fisica regolare, un sonno ristoratore, sono condizioni che permettono di limitare lo stress ossidativo e l’eccessiva glicazione, cosi come limitare il consumo di alcol e di eliminare il tabacco.
È possibile andare anche oltre, integrando gli integratori che possono aiutare nella naturale lotta contro l’invecchiamento precoce come Liposomal Anti-Ageing Formula.
L’instabilità della pressione arteriosa, che tende progressivamente ad innalzarsi, è uno dei richiami più frequenti del nostro organismo al giro di boa. Ciò avviene dopo una certa età, 40-60 anni. Molti sono i meccanismi che intervengono nella comparsa di tale disturbo, tra cui un importante neuro-trasmettitore la dopamina, precursore della adrenalina e della noradrenalina e regolatore della pressione arteriosa, la cui produzione in circolo inizia a diminuire.
Per tale motivo è consigliabile integrare la dopamina ai primi segni di instabilità della pressione arteriosa.
Da prendere in considerazione anche il settore idrico del nostro organismo, noto come “mezzo interno” (Claude Bernard), che si riduce con gli anni. Per tale motivo è consigliabile ridurre il consumo di sale, i cibi ipertonici, della categoria dei prodotti animali di terra e derivati. Chiaramente fumo e alcol dovrebbero essere ridotti se non aboliti. Cosa comporta il sale? Aumenta la ritenzione idrica a cui consegue un aumento del flusso sanguigno che, per la riduzione del mezzo interno, gradualmente si manifesta con un progressivo aumento della pressione arteriosa.
La riduzione del consumo dei cibi ipertonici non sottoporranno il cuore e il circolo sanguigno ad un eccessivo lavoro, che si manifesterebbe oltre all’instabilità pressoria, anche in un aumento della frequenza dei battiti del cuore.
Eviteremo in questo modo l’instabilità dei valori pressori, anche in associazione alla terapia farmacologica.
Andare incontro alle carenze è legge naturale alla quale nessuno si potrà sottrarsi. La triste realtà è questa: che le complicanze più frequenti anche in corso della cura farmacologica quali: ictus, emorragia cerebrale, insufficienza renale, cardiaca, ecc., stanno a dimostrare che la cura farmacologica non riesce, da sola, a spegnere quel fuoco che si nasconde sotto la cenere.
Il consumo di cibo, nella terza età, ha una incidenza non trascurabile non solo nell’insorgenza della ipertensione.
Bisognerebbe ridurre drasticamente i cibi ipertonici, come prodotti e derivati animali di terra, per non sottoporre il circolo sanguigno e il cuore ad un eccessivo lavoro. La loro incidenza negativa è dovuta sia perché sono generatori di radicali liberi sia perché comportano una contrazione del mezzo interno che si riflette negativamente sul circolo sanguigno.
Per creare un equilibrio tra le nostre capacità di metabolizzare il cibo e la quantità da consumare è necessario conoscere non solo la composizione degli alimenti ma come esso va consumato e cioè secondo la composizione del piatto unico antiossidante: per evitare che non siamo noi a correre dietro al cibo, ma il cibo a correre dietro di noi.